Il Libro Unico del Lavoro (LUL) è il documento introdotto nel 2008 in sostituzione dei vecchi libri paga e libri matricola.
Il LUL, la cui tenuta è obbligatoria per tutti i datori di lavoro con dipendenti subordinati o parasubordinati, racchiude le informazioni contenute nei precedenti documenti oltre che le presenze del lavoratore.
Vediamo meglio di cosa si tratta e come va compilato.
Il Libro Unico del Lavoro nasce con lo scopo di documentare lo stato del rapporto di lavoro di ogni dipendente. Tale documento deve pertanto contenere tutta una serie di dati fondamentali per la corretta gestione del rapporto, come per esempio:
ma anche eventuali prestazioni ricevute da enti previdenziali, come le indennità di malattia, e i rimborsi spese.
A queste informazioni si aggiungono poi le presenze del lavoratore, con indicazione completa delle ore di lavoro effettuato, di straordinari, ferie, riposi, assenze e così via.
La Legge prevede che il Libro Unico del Lavoro possa essere tenuto sia dal datore di lavoro in prima persona (o dalla società capogruppo in caso di gruppi d'impresa), sia da altri soggetti riconosciuti, come consulenti del lavoro, professionisti abilitati e centri assistenza delle associazioni di categoria.
Chiunque sia il soggetto che tiene il LUL, questo va sempre realizzato:
In ogni caso, è sempre obbligatorio numerare ciascun foglio del Libro, conservare fogli deteriorati o annullati e istituire un documento unitario.
La conservazione del Libro Unico del Lavoro è obbligatoria per 5 anni dalla data dell'ultima registrazione e può avvenire presso la sede legale del datore di lavoro, nello studio del consulente o del professionista che ne ha tenuto le registrazioni oppure, ancora, presso il centro assistenza dell'associazione che ha curato la compilazione del Libro per conto dell'azienda.
In caso di richiesta da parte degli organi di vigilanza, chi detiene il LUL è tenuto a esibirlo tempestivamente, anche tramite e-mail o fax.